Capitale della Cultura 2016
 
Il grande evento Capitale Europea della Cultura 2016 è stato per Breslavia un enorme successo. Nel corso dell’anno la città ha ospitato circa 2.000 eventi culturali, sono state coinvolte attivamente nei progetti 170.000 persone ed hanno partecipato oltre 5 milioni di spettatori.

Alcuni eventi hanno visto il contributo fattivo dei cittadini. “MikroGRANTY ESK 2016” si è ad esempio basato sui progetti presentati dagli stessi cittadini. Alla fine sono state realizzate 52 delle 464 idee proposte. Tra le iniziative realizzate grazie alla partecipazione degli abitanti di Wroclaw, la decorazione di lampioni e panchine, incontri nei parchi con letture, esibizioni sportive e giochi per bambini.

Numerosi sono stati poi i progetti che, peraltro, resteranno vivi anche nel futuro, tra questi: “A-i-R Wro”, “Wroclaw – entrata dal cortile”, “Wroclawski Program Wydawniczy”, “ECC Parchi”, “Casa della Cultura” e “Attività Locali”.

Nell’ambito del progetto “Breslavia Città aperta” è stata importante la collaborazione che si è venuta a creare con la città ucraina di Leopoli. Nel mese di aprile l’Ucraina è stato protagonista in città e tutti hanno avuto la possibilità di ascoltare la musica e le canzoni, gustare i piatti e conoscere le tradizioni di questo paese. Allo stesso modo sono state organizzate occasioni di incontro con altre città polacche: Danzica, Katowice, Łódź, Lublino, Poznań e Stettino.

Tra gli eventi musicali che resteranno nei cuori dei cittadini e dei turisti vanno menzionati senz’altro i concerti del grande Ennio Morricone, di David Gilmour e della Rammstein Band, la Giornata Internazionale del Jazz, la rappresentazione dell’opera “Zarzuela” presso la Stadio Municipale e il “Singing Europe”. Il Thanks Jimi Festival ha regalato poi alla città un altro primato da Guinness grazie ai tanti chitarristi intervenuti nel Rynek.

Tra gli spettacoli si ricorderanno la cerimonia dell’EFA “European Film Awards”, le iniziative organizzate per la Notte Europea della Letteratura e i fuochi d’artificio che hanno fatto da corollario all’evento Capitale Mondiale del libro.
Inoltre nell’ambito delle Olimpiadi del Teatro la città ha ospitato le direzioni di alcuni tra i più famosi maestri contemporanei: Eugenio Barba, Romeo Castellucci, Pippo Delbono, Peter Brook, Jan Fabre, Walerij Fokin, Heiner Hoebbels, Krystian Lupa, Tadashi Suzuki, Theodoros Terzopoulos e Robert Wilson.

L’arte è stata protagonista grazie, tra l’altro, all’esposizione delle sculture di Eduardo Chillida presso la Galleria Awangarda BWA e alle esibizioni presso il Museo di Architettura delle opere dell’architetto locale Jadwiga Grabowska Hawrylak e della mostra “A way to Modernity. The Werkbund Estates 1927-1932”.

Su questo versante l’apertura nel corso dell’anno del Padiglione delle Quattro Cupole ha regalato nuovi spazi espositivi all’arte contemporanea in città ed ha ospitato diverse esposizioni quali “The Wroclaw Europe” “Summer rental” e “Photography never dies”.

La cerimonia di chiusura è stata particolarmente coinvolgente ed in qualche modo ha lasciato nei cittadini la consapevolezza che questo evento così significativo per la città e per certi versi storico rappresenti un patrimonio davvero importante da spendere nel futuro. Non a caso il coro cittadino, protagonista della cerimonia, ha scandito la frase “ECC è in noi”.

Il bilancio finale è stato decisamente positivo. Anzitutto l’ECC ha incontrato il gradimento dei residenti che, in base ai sondaggi effettuati dal gruppo del Dr. Jerzy Pluta, per la maggioranza hanno giudicato positivamente l’evento. Addirittura un cittadino su cinque ne ha dato un giudizio molto positivo.

L’aspetto più significativo è rappresentato, tuttavia, dalle molte opere pubbliche realizzate e dal grande bagaglio culturale di cui la città si è arricchita. Quanto ai nuovi spazi creati nel 2016 per la cultura si possono menzionare, oltre al già citato Padiglione delle Quattro Cupole, nuova sede del Museo di Arte Contemporanea, il modernissimo Forum Nazionale della Musica, il Museo Pan Tadeusz, il Centrum Historii Zajezdnia, il Teatro Capitol, la Biblioteca e Centro Culturale Fama, il Formaty Club e l’Infopoint “Barbara”, interamente dedicato alla cultura.
 

ECC 2016 nel dettaglio

Assegnazione dell’evento

Il Consiglio dei Ministri Europei, il 13 giugno 1985, su iniziativa dell’allora Ministro della cultura greca Melina Merkouri, istituì un’intelligente iniziativa denominata “Città europee della cultura”.

Si decise allora che ogni anno una città europea sarebbe stata designata per ospitare per 12 mesi iniziative di carattere culturale di rilevanza europea. Ciò avrebbe consentito alle varie città del continente di mostrare all’esterno le loro tradizioni e gli elementi caratterizzanti della propria cultura, così da rivitalizzare in generale la creatività e l’attività artistica in Europa, favorire il dialogo interculturale tra i popoli e rafforzare i legami tra le diverse realtà dell’UE.

Sin dall’inizio ci fu una rotazione dei vari paesi e con l’ingresso di nuovi stati si stabilì che dal 2005 in poi ogni anno fossero capitali europee in contemporanea due città, una di un paese fondatore dell’Unione Europea ed un’altra di uno dei paesi entrativi successivamente.

Era previsto che nel 2016 fossero capitali della cultura una città in rappresentanza della Polonia ed una della Spagna. Breslavia ha superato l’agguerrita concorrenza delle altre città polacche ed ha potuto così fregiarsi di questo ambito riconoscimento, insieme alla spagnola San Sebastian.

Naturalmente è stata una splendida occasione che ha avuto la città per incrementare la sua visibilità e il suo prestigio a livello internazionale, per attivare un percorso di sviluppo culturale attraverso la creazione di iniziative e manifestazioni durature nel tempo, di nuove strutture per ospitare eventi, di spazi di aggregazione, di politiche per la salvaguardia e la promozione del patrimonio. Lo slogan degli organizzatori è stato “Spazi per la bellezza”. Esso evidenzia come la città abbia voluto mettere a disposizione i suoi siti di maggior pregio, le sue meravigliose piazze, i suoi monumenti più rappresentativi come sedi di eventi culturali che l’hanno proiettata con forza nella dimensione internazionale che meritava, allargando i suoi rapporti con il resto d’Europa.

La ragione alla base della scelta di Wroclaw come Capitale Europea della Cultura nel 2016 è stata, oltre alla ricchezza del suo patrimonio artistico ed intellettuale, anche il convincente programma di investimenti che la città ha predisposto per il suo sviluppo urbano, culturale e sociale, forte anche della notevole crescita economica che l’ha interessata in questi anni.

Breslavia dedica da sempre ampio spazio alla cultura. Si calcola che ogni anno investa per questo 50 milioni di euro. Nel 2016 ha speso circa 100 milioni di euro per il programma culturale che ha messo la città al centro dell’attenzione in Europa.

Il sindaco Rafał Dutkiewicz, nel corso della conferenza stampa di presentazione degli eventi d’apertura, aveva sottolineato come il progetto di Capitale Europea della Cultura è stato il più importante nella storia di Breslavia dal dopoguerra. Durante il secondo conflitto mondiale la città fu in gran parte distrutta ma ha saputo risollevarsi, ricostruirsi, crescere, valorizzare la sua storia e le sue ricchezze, tanto da essere divenuta oggi, attraverso questo ambìto riconoscimento, punto di riferimento culturale dell’intero continente.

 

Cerimonia di inaugurazione

La cerimonia di inaugurazione del programma di eventi 2016 si è svolta domenica 17 gennaio. L’evento principale è stato diretto da Chris Baldwin ed è stato denominato “Przebudzenie”, cioè “Risveglio”. Per la circostanza quattro cortei sono partiti da zone diverse di Breslavia ed hanno raggiunto la centrale Piazza del Mercato. Ciascuno dei cortei era guidato simbolicamente da uno dei quattro Spiriti di Breslavia (gli Spiriti del Pluralismo, dell’Innovazione, della Ricostruzione e dell’Alluvione) e rappresentava un aspetto diverso della storia cittadina.

Lo spettacolo è stato imponente, ha visto la partecipazione di circa 1.400 persone in costume, 300 ciclisti, 200 coristi, 50 soldati. Per garantire la giusta coreografia sono state installate ben 30 insegne luminose e 30 enormi pupazzi.

Il regista Baldwin ha chiarito che il suo obiettivo era ricostruire il percorso culturale della città, immaginandone la conclusione in un incontro dei diversi popoli, quelli polacco, ceco, tedesco, ucraino ed ebreo, che hanno avuto un ruolo nelle successive fasi della storia della città ed oggi convivono pacificamente a Breslavia ed in Europa.

La cerimonia del 17 gennaio è stata preceduta da due giorni di eventi. Venerdì 15 gennaio è stata presentata la mostra dello scultore basco Eduardo Chillida. Sabato 16 gennaio vi è stata l’inaugurazione di una grande mostra sulle opere finaliste delle ultime 25 edizioni del Mies van der Rohe Award, premio di architettura contemporanea, organizzato dall’UE, mentre nello stesso giorno il Museo Nazionale si è trasformato nel Muzeum Marzeń, cioè Museo dei sogni, dando spazio a 9 spettacoli in cui, con la regia di Jacqueline Kornmüller, si sono fusi lavori letterari, teatrali e musicali sul sogno e la fantasia. Tutto il fine settimana è stato inoltre scandito da un centinaio di eventi, tra cui una serie di concerti presso il Narodowe Forum Muzyki e vari spettacoli organizzati nei principali spazi pubblici cittadini, comprese stazioni, centri commerciali ed ospedali.

 

Musica

Per quel che riguarda gli spettacoli musicali, sede di molte delle iniziative in programma è stato il nuovissimo e avveniristico NFM. Diversi prestigiosi concerti si sono tuttavia svolti in centro, presso l’Isola della Cattedrale o allo Stadio Municipale.
 

Letteratura

Breslavia è stata proclamata dall’Unesco Capitale Mondiale del Libro per l’anno 2016. Si tratta di un riconoscimento ambito che annualmente viene assegnato alle città che si caratterizzano per il proprio impegno nei confronti della promozione e nella diffusione della lettura come strumento di conoscenza e di sviluppo.

E’ la prima volta che una città polacca ha potuto ospitare l’evento e ciò le ha consentito di celebrare il libro e la letteratura proprio nell’anno in cui essa è anche capitale della cultura.

Il programma di iniziative che si sono tenute nel corso dell’anno è stato davvero nutrito ed interessante. Tra queste il consueto appuntamento della ”Wrocławskie Targi Dobrych Książek”, cioè ”Fiera dei Buoni Libri”, le cui ultime edizioni si sono tenute nei locali ristrutturati della Stazione ferroviaria centrale ed il Ciclo di auto-descrizioni per gli spettacoli teatrali, che annualmente si svolge in città.

Il percorso di avvicinamento al 2016 ha peraltro visto Wroclaw ospitare negli ultimi anni eventi letterari di grande prestigio. A questo proposito va citata la Notte Europea della Letteratura, nel 2014, durante la quale sono stati recitati dieci testi di autori europei, ciascuno in un diverso sito particolarmente suggestivo del centro storico, tra cui il cortile delle vecchie prigioni in ul. Więzienna, il giardino del Palazzo Reale, il WRO Art Center, il Kino Nowe Horyzonty e l’ex sede della Facoltà di Farmacia e Medicina in ul. Grodzka. E’ stata una vera e propria maratona letteraria durante la quale, dalle ore 18.00 alle ore 23.00, ogni mezz’ora, sono stati letti brani di libri ancora inediti.

 

Arte

Nel 2016 vi sono state numerosissime mostre ed esposizioni temporanee di opere d’arte che si sono aggiunte alla già ricchissima offerta permanente che la città è solita proporre al visitatore.

Un elemento che ha reso felici i turisti interessati a recarsi presso le strutture museali della città è stata l’esenzione dal pagamento del prezzo del biglietto per i principali musei della rete civica.

Il progetto chiamato “Otwarte Muzeum Wr­­­ocławia” vale a dire “Museo Aperto di Wroclaw” si è posto in sintesi l’obiettivo di promuovere il notevole patrimonio artistico cittadino, dando la possibilità a tutti di conoscerlo senza dover sostenere costi.

Questi sono stati i Musei inseriti nel progetto e l’ingresso ai quali è stata gratuito:

  • Museo Civico di Wrocław
    • Museo di Arte Borghese nel Rynek
    • Museo di Storia nel Pałac Królewski
    • Museo della Faleristica nel Pałac Królewski
    • Museo Militare presso l’Arsenał in ul. Cieszyńskiego
    • Museo di Archeologia presso l’Arsenał in ul. Cieszyńskiego
  • Museo di Architettura
  • Museo di Arte Contemporanea

E’ rimasto, invece, a pagamento l’ingresso al Museo dell’Arte Funeraria in cui si trova il vecchio cimitero ebraico.
Era poi previsto un ulteriore progetto denominato ”Paszport kulturalny, ”Passaporto culturale”, che mediante la partecipazione a spettacoli o eventi specifici ha dato la possibilità di raccogliere punti, poi utilizzabili per acquistare biglietti per il cinema o per partecipare gratuitamente a vari laboratori culturali. L’iniziativa era destinata soprattutto agli studenti della città.