Collina dei Partigiani
 

Questa Collina sorge sui resti del Bastione Sakwowym. La fortificazione originaria fu demolita nel 1807. Ad essa nel 1867 si sostituì un belvedere, opera di Adolf Liebich che per l’occasione non badò a spese.

Il complesso prese il nome tedesco di “Liebichs Höhe”, in polacco “Wzgórze Liebicha”, ossia “Collina di Liebich”.
Per decenni il luogo fu particolarmente amato dai cittadini che lo frequentavano per osservare il panorama, passeggiando nel verde dei giardini ricchi di platani e castani.
Nei pressi del belvedere sorsero caffè e luoghi di incontro.

Nel 1932 nella parte sud-occidentale della struttura fu installato un monumento dedicato ai soldati uccisi nelle colonie tedesche in Africa, Asia e Oceania. Questo fu però demolito nel 1945.

Durante la Seconda Guerra Mondiale il belvedere subì danni pesanti e rimase a lungo abbandonato.
Nel 1967 il crollo delle colonne fissate al corrimano durante una festa universitaria causò una vittima ed indusse l’amministrazione ad avviare i lavori di ristrutturazione.
Nel frattempo la Collina aveva assunto prima il nome prima di “Wzgórze Miłości”, cioè “Collina dell’Amore” poi nel 1945 la denominazione definitiva di “Wzgórze Partyzantów”.

Per un certo periodo pressi i resti dell’antica torre ha avuto sede l’Osservatorio della Compagnia degli Astrofili mentre nelle stanze corrispondenti alle antiche segrete si trovava un ramo del Museo di Storia.

Ancora oggi sono evidenti i danni del periodo bellico, tuttavia la collina si presenta oggi in tutta la sua imponenza e rimane un luogo suggestivo, tanto che spesso le coppie lo usano come location per le foto del loro matrimonio.
Peraltro esso è una tappa obbligata della cosiddetta “Passeggiata delle Fortificazioni”, ossia il percorso che attraversa le antiche mura cittadine.

Le scalinate al centro e ai lati, un’ampia fontana e gli ampi portici sono gli elementi che lo caratterizzano.

Fino al 2030 la struttura sarà gestita dalla società privata Retropol, a cui l’Amministrazione comunale nel 1990 ha concesso l’utilizzo per un periodo di 40 anni.

Gli spazi interni sono adibiti a locali. Dal 14 gennaio 2017 nel seminterrato vi si è insediato il Museo delle Cere di Breslavia.
 

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